Nocciolata? Naaaah. Marmellata di pesche? Macché! In Argentina molto di meglio, el dulce de leche. In questo racconto-ricetta non parlo di un dulce de leche qualunque, ma di quello di mia nonna, Marta Alicia Moreira.
Me faltas mucho, nona <3
Nocciolata? Naaaah. Marmellata di pesche? Macché! In Argentina molto di meglio, el dulce de leche. In questo racconto-ricetta non parlo di un dulce de leche qualunque, ma di quello di mia nonna, Marta Alicia Moreira.
Me faltas mucho, nona <3
Manca veramente poco, e forse qualcuno l’ha già pure letto. Il 26 aprile esce Guardati dal Beluga Magico, il mio secondo libro per Bao Publishing, costerà 19€.
Clicca sulle anteprime per ingrandirle
Versione breve: una raccolta delle mie migliori strip che nel corso degli anni ho pubblicato su questo blog e sui social, ridisegnate per renderle omogenee e coerenti con il mio stile attuale, messe in un ordine sensato (che capirete) e il tutto contestualizzato con un racconto autobiografico suddiviso in un prologo e tre capitoli. BAM!
Versione onesta: un libro che ero partito con quella del faccio una raccolta! ed è finito col porca miseria! questa è una delle cose più intime, complesse, personali e belle che abbia fatto finora. Certe strip possono sembrare nonsense (e a volte lo sono) ma sono tutte, fino all’ultima, la trasposizione di uno stato d’animo o di qualcosa che mi è capitato per davvero (il più delle volte uno scazzo).
Ma più che delle strip voglio parlare del racconto, quello da cui il libro prende il titolo. Più volte mi sono chiesto perché mai avrei dovuto raccontare i fatti miei agli altri, chi me lo fa fare? Mi sono risposto che prima o poi, molto poi, sarò cenere e mi interesserà davvero poco di aver raccontato qualcosa di troppo. Non mi interesserà affatto. Perché non farlo quindi? Ho 35 anni (o 36, ora non mi va di fare i conti), sono arrivato fino a qua seguendo un percorso un po’ atipico e burrascoso… «eh, beh, chi no?» vi starete chiedendo, beh, questo però è il mio percorso. E in realtà so, non da molto in verità, ma so che è particolare sul serio. Molti lo sanno da qualche intervista, o perché hanno letto la mia bio da qualche parte, o perché l’ho detto in qualche presentazione. Quel percorso mi ha segnato profondamente, ha fatto di me l’uomo che sono, non perfetto, non magnifico, ma interessante e brontolone. Persino utile per qualcuno, almeno spero. Dicevo, ho trentaqualcosa anni e se non inizio a raccontare ora quel percorso un giorno sarà tardi e non avrò tempo per raccontare tutto quello che voglio. Quindi inizio.
E il Beluga? Cosa buffa il Beluga, eh? No. Nient’affatto. La strip da cui nasce il tutto (questa) lo anticipa e ne riassume un po’ il senso: il Beluga Magico è il mio Sauron.
Ho avuto l’idea per il racconto durante il più classico dei momenti, stavo stirando. Un cliché, ma è andata davvero così. Sapevo di voler parlare di un momento preciso della mia vita (più o meno l’ultimo anno), volevo mantenere lo spirito delle strip, rimanere su quella lunghezza d’onda, ma non sapevo come. Poi, mentre stiravo dei pantaloni, PUFF. Idea. Ed ecco qui, ora c’è un libro che parla molto di me, di un cetaceo, di Piero Angela ma in realtà un po’ di tutti, lo so.
Come dicevo, il libro esce il 26 aprile, lo troverete un po’ ovunque, in fumetteria, libreria e online. Spero vi piaccia come a chi l’ha già letto. Vi farà ridere parecchio, vi farà riflettere e pure piangere. Tutto insieme, perché un sentimento per volta è troppo facile.
Nota: vedrete due versioni della copertina, la regular (quella all’inizio di questo post) e la variant (questa qua sotto). La variant è un’esclusiva Feltrinelli, in giro di questa ci saranno solo 1500 copie numerate (in realtà meno perché due ce le ho io, eh beh).
Ci saranno un bel po’ di presentazioni ed eventi a cui parteciperò, presto avremo anche un po’ di date, se a qualcuna magari non ci sarò sappiate che è per colpa del Beluga Magico. Per tenervi aggiornati vi ricordo i mie social, che aggiorno con più amore di questo blog:
Twitter ➝ https://twitter.com/daniel_cuello
Facebook ➝ https://www.facebook.com/danielcuello
Instagram ➝ https://www.instagram.com/daniel.cuello/
E -novità ma non troppo- il canale Telegram, che ancora non ho capito se serve o no ➝ https://t.me/cuelloli
Questa è la strip del Beluga Magico, ridisegnata per il libro.
Stay a galla!
Finalmente mi sono deciso ad organizzare una mostra come si deve! Esposti ci saranno molti dei miei disegni, alcuni li avete già visti qui, ma credetemi: visti dal vero, in grandi dimensioni, è tutt’altra storia!
La mostra inizierà il 20 dicembre, al Visionario (Udine), e resterà in piedi fino a fine gennaio. L’inaugurazione sarà sempre il 20, alle 19:00, ci sarò io, i miei disegni e qualcosa da bere (non so ancora cosa!), mi farebbe piacere vedervi e offrirvi l’aperitivo!
Un grande grazie va ai ragazzi del CEC/Visionario, che hanno messo a disposizione gli spazi espositivi! ;)
Se siete su facebook (chi non lo è?) potete andare all’evento cliccando qui.
Vi aspetto!
Questa è la seconda versione del racconto breve John Prescott Hopkins, la vera storia dell’uomo più potente del mondo. Stessa storia, stile nuovo ;)
Clicca qui per leggere altri racconti brevi, c’è anche la versione “precedente”, cioè quella disegnata con un altro stile ;)
“Mi chiamo John Prescott Hopkins e sono l’uomo più potente del mondo“
Avete mai sentito parlare del governo ombra? Vi hanno mai accennato del nuovo ordine mondiale? Credete senza discernimento nell’influsso astrale? Niente di tutto ciò: il mondo non è controllato da forze oscure o possenti lobbies ma da un solo, riservato, insospettabile uomo.
(clicca sulle immagini per ingrandirle)
Clicca qui per il trailer di John Prescott Hopkins, per leggere gli altri racconti brevi clicca qui!
Io sarò qui è un racconto (disegnato questa primavera) con il quale mi sono classificato terzo al concorso Coop for Words 2011. Per l’occasione è stata pubblicata un’antologia annuale contenente i lavori dei 10 finalisti di ogni categoria (sul volume i colori sono un po’ falsati: le tavole risultano parecchio scure :| ma va bene lo stesso).
A Mantova (la premiazione era lì, in occasione del Festivaletteratura) ho dovuto affrontare un caldo appiccicoso e umidiccio che mi ha provato tanto nel corpo quanto nello spirito (e quest’infausto evento diventerà a breve un disegno della serie “momenti di vita reale“).
Ed ecco le due tavole, come al solito cliccaci sopra per ingrandirle.
Quando lasciai l’Argentina dovetti abbandonare i miei giocattoli laggiù: lo spazio nelle valigie era poco e le cose da portare molte. Tre di quei giocattoli li conservo ancora nei miei pensieri.
Il Topolino di plastica è il giocattolo più vecchio di cui ho memoria, me lo regalò mia madre, un giorno in cui ritornavamo dalla scuola, a Córdoba. Ne aveva due: uno in una mano e uno nell’altra, uno per me e l’altro per mio fratello. In Argentina i soldi scarseggiavano e anche un solo Topolino di plastica, più piccolo della mano di un bambino, rappresentava una spesa da ponderare, forse per questo ora che sono adulto penso a quel topolino con tanto affetto.
Robocop fu uno dei film chiave della mia infanzia e il suo pupazzo era uno dei miei preferiti. Negli ultimi mesi in cui vissi in Argentina stavo da mia nonna, nel suo rancho a Balcarce e giocavo spesso presso un canale artificiale che di tanto in tanto portava acqua nei campi (la zona è parecchio arida). Un giorno il casco di Robocop cadde nell’acqua e non riemerse. Robocop non fu più lo stesso.
La Pantera Rosa è forse il giocattolo che mi manca di più, era un pupazzo piccolo, di plastica morbida. Ci ero affezionato tantissimo e prima di lasciare l’Argentina lo tenevo sempre con me.
Lo persi pochi giorni prima di prendere l’aereo. Cercai ovunque, inutilmente. Mi sentivo terribilmente triste e in colpa: non volevo abbandonarlo lì, tutto solo dall’altra parte del mondo. Ancora adesso mi sento così.
In Italia trovai tanti altri giocattoli, ma nessuno meraviglioso come quei tre.