Tic… Tac… Tic… Tac… ci sto lavorando dal gennaio del 2020. Sono un po’ in ritardo, ok, sì, lo ammetto! Ma in mia discolpa posso dire che da quando l’ho iniziato il mondo è cambiato mille volte e in mille modi diversi (e pure io). Ma ora ci siamo. Lo storyboard è finito, il character pure e ora sto lavorando sulle tavole definitive. Tic… Tac… Tic… Tac… Le buone maniere sta arrivando. E non sarà indolore.
Credetemi (c’è chi può testimoniarlo): fino a quando non me l’hanno detto ero convinto che avrebbe vinto qualcun altro. Ma convinto tipo al 200%. Sono felice, davvero.
In un certo senso trovo davvero simbolico, quasi ironico, che Mercedes abbia vinto il Micheluzzi quest’anno, il 2020, che, come anno, molto gentile non si può dire che sia stato. In fondo Mercedes è la storia di una fuga, di una rovina in una società devastata dai cambiamenti climatici. Ma prima di tutto è la storia di una donna, come potremmo esserlo tutti, mossa da desideri e paure.
La pandemia, fidatevi, è solo uno dei tanti “piccoli” eventi che, se non muoviamo il culo, tutti insieme, come collettività, presto saranno sempre più frequenti, drammatici e incontrollabili. Se a fine secolo avremo davvero quei tre gradi centigradi in più di media, Mercedes (ma pure Residenza Arcadia), non sarà più un libro distopico (benché io non lo abbia mai considerato tale). Mercedes è già qui, ci sta già sfidando. E noi siamo ancora in tempo, non tanto per evitare la catastrofe, ma per contenere i danni.
Mercedes è tutte e tutti noi. E, lo sappiamo, niente può fermare Mercedes.
Mercedes è fuoco!
Ed ora: ringraziamenti!
Lo so, i ringraziamenti spesso sono noiosi da leggere o da ascoltare, ma per me, che li scrivo, sono davvero importanti (un libro, che sia un fumetto o solo di parole, non è il risultato del lavoro di una sola persona):
Grazie Napoli Comicon, guria, tuttə voi, davvero. Grazie Cate, Michele, tutte e tutti i ragazzi di BAO Publishing che vi fate un mazzo tanto per i nostri fumetti. Grazie ai miei genitori, che mi hanno sempre incoraggiato e che hanno fatto sacrifici enormi ANCHE per questo, in fondo è tutto merito loro. Grazie a Patrizia, mi señorita, che mi fa da faro nel mare di idee. Grazie a tutte quelle persone che hanno creduto in me e a tutte quelle a cui ho rubato qualche peculiarità, diventata poi una caratteristica di questo o quel personaggio. Grazie a tutte quelle persone che hanno parlato bene, ma pure male, di Mercedes. Grazie a chi l’ha letto, sfogliato o sbirciato. Eleonora, ovunque siano i tuoi atomi, grazie per avermi insegnato l’italiano (e anche quell’infinità di altre cose che non avrei spazio per elencare). Sei stata il mio Gandalf. Mi manchi.
Daniel
Per saperne di più su Mercedes clicca qui (per andare sul sito della BAO Publishing) o qui, dove troverai un po’ di cose sparse su di lei ;)
AVVISO: è una lettura lunga, ma è una parte importante di Mercedes, che volevo raccontare. Prima o poi. Potete leggere tuto quanto, un pezzo o andare direttamente alla playlist, senza leggere niente 🤷♂️
Qualcuno ha detto colonne sonore!? Ah sì, sono stato io in praticamente TUTTE le presentazioni di ogni mio libro. Ne ho parlato agli eventi, qui sul sito, sui social, persino con il mio analista. Sono ossessionato dalle colonne sonore. Non solo perché mi piace la musica strumentale dei film ma anche perché la uso: non c’è una singola scena, nelle mie storie, che non abbia immaginato senza aver avuto una giusta colonna sonora in sottofondo, spesso ripetuta per ore, giorni o mesi (sul serio, anche mesi e mesi). La musica ha un potere enorme non solo su di me, ma su chiunque (lo so che passate ore nella macchina ferma, in segreto e nella vergogna, ad ascoltare i grandi successi di Leone di Lernia).
La prima cosa che faccio è prendere una colonna sonora che mi piace, o anche un singolo brano, dimenticare COMPLETAMENTE il film/contesto per il quale è stato composto (cioè prendo proprio tutto quello che ricordo di quel determinato film e lo butto dalla finestra) e immaginare le scene e i dialoghi come li voglio io. Per Residenza Arcadia, ad esempio, ho usato le musiche di Moon (un film di fantascienza) per pensare ad alcune scene in cui Ester fa cose. Capite? Una vecchietta in un condominio con in sottofondo le musiche di un film di fantascienza! Figo!
Sarò a Roma, a Più libri più liberi, come sempre ospite allo stand BAO Publishing. Ci saranno pure i miei libri, le mie cartoline omaggio, il mio faceto pessimismo e la camicia a quadri che mi hanno consigliato di comprare.
Non sai chi è Mercedes!? È un best seller BAO Publishing, guarda qui!
Risposte a domande che spesso mi fanno: non solo ci sarà la presentazione ma anche il firmacopie (con disegni e cartoline omaggio), e potete portare il libro anche se lo avete comprato altrove (e pure i miei altri libri).
Una chiacchierata, delle risate sparse, come e perché è nato questo libro, chi è Mercedes e tutte le domande che volete. Dai dai dai 💪
Perbacco! Il mio cervello mi ha appena informato che fra qualche giorno inizia Lucca Comics & Games e che mi stavo dimenticando di mettere questo: sono i miei orari, i posti dove sarò e le cose che farò 🤙 È probabile che si aggiungano/modifichino delle cose in corso d’opera ma tanto spammeró quotidianamente, saprete tutto tutto.
Ogni volta volta che esce un mio libro mi faccio una foto così, mi ci copro mezza faccia. Perché so come funziona l’algoritmo del cervello umano: si sofferma quando vede un volto, siamo istintivamente attratti dai volti. Siamo programmati così, c’è poco da fare. Ma non è l’unico motivo, non è solo marketing. Mi viene spontaneo, perché tutti i miei libri sono una parte di me (può essere retorica, lo so, ma è vero) è un po’ come se mi tagliassi a fettine e ne mettessi alcune dentro un cartonato con una bella copertina. Mercedes, c’est moi (semicit).
C’est moi, a giorni alterni.
Grazie a tutti quelli che mi stanno scrivendo le loro opinioni, i loro commenti, le loro interpretazioni e le parole non dette, quelle tra le righe, quelle rumorose, quelle che vanno a colpire dritte dritte una zona del cervello molto profonda e molto particolare in cui resteranno a lungo. Mercedes è lì.
Potete acquistare il libro un po’ ovunque: in libreria, in fumetteria e online (come sul sito della Bao, su IBS o Amazon). Tutte le copie, hanno l’inserto extra di 16 pagine, sì, anche la versione variant per Lucca Comics. Questo fino all’esaurimento della prima tiratura. Quel momento sarà anunciato dalla Bao Publishing, quindi tranquilli che ce n’è per tutti, per ora.
Un libro non si sceglie dalla coper… E INVECE ANCHE SÌ! Ammettiamolo, io stesso ho comprato edizioni dello stesso identico libro solo perché avevano una copertina diversa/più bella. Se la storia che un libro contiene è la polpa, la copertina è la buccia. La comprereste una mela ammaccata, forata, smangiucchiata, rugosa e purulenta? Forse sì, ma fate finta di no per dare senso alla mia metafora. Ho iniziato a fare bozzetti di copertina già a febbraio (in fondo a questo post ne trovate alcuni), quando ancora non avevo nemmeno finito lo storyboard. Perché serviva prima. Serviva una versione da dare in pasto ai librai e ai social già da allora, mesi e mesi prima dell’uscita ufficiale. Così tra le tante idee abbiamo preso la più funzionale ed è venuta fuori questa, carina:
Copertina provvisoria
Sì, carina. Ma carina non è abbastanza. I mesi sono passati, tra lacrime, sangue e sudore ho iniziato e finito di disegnare le tavole definitive e ci siamo accorti (in redazione a dire il vero) che no, la copertina provvisoria non andava bene, andava rifatta. Ripensata completamente. Sennò che la chiami provvisoria a fare?
Va bene, challenge accepted!
Bozzetti, bozzetti, idee, e poi -BAM- l’idea giusta. Il tutto ad una manciata di giorni dalla chiusura del libro. Ci ho messo mezza giornata per disegnare e colorare la copertina. E poi quattro giorni per aggiustare la luce che la illumina. Ma sul serio eh. È stato un continuo braccio di ferro tra me e la BAO “più luce qua, meno luce la, ombre più scure, fiamme più sature, smarmella tutto (cit.), fai una prova con la luce blu bianca verde tenné”. Riporto testualmente un pezzo di email che ho ricevuto da Michele Foschini: “non dobbiamo pensare realisticamente la luce e il colore: è come il cerone sul viso di un attore di teatro, che esagera i lineamenti altrimenti chiunque non sia in prima fila non lo vede bene”. E allora vale tutto, ho sparato su Mercedes la luce di una supernova, in barba a tutte le leggi della fisica. E aveva ragione. Alla fine abbiamo trovato la quadra ed è uscita la copertina che ormai avete visto ovunque. Ed è figa:
Mercedes, il mio nuovo libro, è qui! O quasi. La data é ufficiale: 24 ottobre (sì sì, prima era il 17 ma c’è stato qualche intoppo). In tutta Italia, nelle librerie, nelle fumetterie e online. Volendo si può già preordinare, sia in libreria che negli store online.
Questa è la copertina definitiva (può essere che qualcuno ne abbia vista una versione completamente diversa, in giro, tempo fa. Più avanti parlerò anche di quella).
Clicca sull’immagine per ingrandirla
Ma chi è Mercedes? Ho sempre paura di spoilerare troppo, quindi mi limito a incollare quello che riporta la scheda di Mercedes sul sito della Bao Publishing (dove, tra l’altro, potete leggere una preview di 10 pagine):
Mercedes è una delle donne più potenti del mondo. Fino al giorno in cui le dicono che sarà chiamata a rispondere di tutto. Tutto ciò che ha fatto negli anni, ogni affare al limite della legalità, ogni accordo in barba alle conseguenze. In un mondo dove i cambiamenti climatici sono diventati sconvolgimenti socio-economici, una donna in fuga è l’ago della bilancia del proprio destino e di quello dell’umanità.
Daniel Cuello racconta una storia intricata, stratificata, complessa, avvincente, seduttiva e senza redenzione. La prova d’autore più matura di un narratore ormai maestro dei propri mezzi. Un libro di una potenza inaudita, capace di far sentire il lettore completamente impotente davanti agli eventi.
Ecco qui, io per ora non aggiungo altro, proprio non voglio, scrivo già fin troppo sui social. Nel prossimo post parlerò della copertina e di quanto sia stato complesso e faticoso arrivare ad un definitivo così equilibrato, in cui ogni singolo elemento è attentamente studiato, ma per davvero eh (e di quanto ne sia valsa la pena, visti i risultati).